(cod. R280)
A cura del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”
Con:
Paola Villani, Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”
Un interrogatorio sulle nuove tecnologie, sul tema del rapporto copia-originale, sulla perdita dell’aura e dell’unicità di un bene culturale che oggi è riproducibile, ricostruibile e può espandersi in infinite metamorfosi. A quasi cento anni dagli interrogativi posti da Benjamin, proviamo a mettere sul banco degli imputati le nuove tecnologie, stavolta non la fotografia ma la transizione al digitale, il rapporto reale-virtuale e la metamorfosi della esperienza dell’opera d’arte.
L’attività si inserisce nel tema proposto dal Suor Orsola Beninicasa riguardante i Beni mutanti come patrimonio culturale in transizione, a cura di Paola Villani e Gennaro Carillo. I beni culturali possono trasformarsi in SPAZI DI ATTIVAZIONE e TRANSIZIONE. Ogni oggetto, ogni luogo è un network di relazioni (expanded stories to expanded audiences) e necessita nuovi modelli di rappresentazione. Il bene culturale deve oggi considerarsi una PIATTAFORMA la cui porosità è importante. Siamo in un tempo in cui bisogna ripensare nuovi formati e nuove formule per beni culturali ubiqui e in bilico tra una visita che mai comincia e mai finisce. Dall’emergenza covid, dalle catastrofi del cambiamento climatico, dalla consapevolezza dei rischi del turismo di massa può emergere un nuovo set di modelli di comunicazione dei beni culturali che offrano ai visitatori nuove scale di esperienza e multiple stories favorendo quella reinvenzione e riscoperta della tradizione che ogni generazione deve fare.
• Transizione dei Linguaggi
Scuola Secondaria di Secondo Grado, Specialisti