La transizione ecologica: digitalizzare per migliorare la conservazione e la gestione del territorio

(cod. R298)

A cura della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”


Con:

Simonetta Fraschetti, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Ferdinando Boero, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Il Recovery fund, il New Green Deal, Horizon Europe si basano su un principio guida che attraversa ogni iniziativa rispondente a logiche di sostenibilità: la crescita del capitale economico non può avvenire a spese del capitale naturale. La sostenibilità si ottiene mantenendo il consumo del capitale naturale al di sotto dei tassi di rinnovamento, in modo che il capitale naturale non venga eroso. La tendenza “estrattiva” del rapporto con il capitale naturale ha generato una situazione critica che richiede un Nuovo Patto Verde (New Green Deal) che rispetti i diritti delle future generazioni (Next Generation EU) per un piano di Recupero (Recovery Plan): la politica europea riconosce l’inadeguatezza degli attuali sistemi di produzione e consumo, palesemente insostenibili, e programma la transizione ecologica verso sistemi sostenibili.
Il Caffe Scientific discute di come la transizione ecologica possa rappresentare una enorme opportunità di conseguimento della sostenibilità delle nostre azioni tramite innovazione e sviluppo tecnologico,  accoppiando, per esempio, la digitalizzazione (un altro pilastro del Recovery Plan) con il monitoraggio dello stato della natura e delle Aree Protette, per guidare ogni indirizzo programmatico, valutandone l’efficacia a fronte dello stato dell’ambiente, come misura di sostenibilità.

29/11/@10:45
10:45 — 12:15 (1h 30′)

• Transizione Ecologica

Scuola Secondaria di Secondo Grado, Specialisti

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