La storia della cura è anche la storia delle donne?

(cod. F358)

A cura del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” e del Coordinamento Napoletano Donne della Scienza.

Con:

Marina Melone, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Rossana Valenti, Dipartimento di Studi umanistici Università degli studi di Napoli “Federico II”

Chiara Cirillo, Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Stefania De Pascale, Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Emma Buondonno, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Carla Langella, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”

Angela Gargano, Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare (INFN) · INFN Sezione di Napoli

Maria Rosaria Masullo, Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare (INFN) · INFN Sezione di Napoli

Alla luce della pandemia di COVID-19, le comunità di tutto il mondo stanno valutando le molte possibili risposte alle domande “come siamo arrivati qui?”, “cosa viene dopo il COVID-19?” e “che tipo di società vogliamo costruire dopo questo shock globale?” La pandemia è stata di natura così straordinaria che per affrontare queste domande dobbiamo, nella nostra ricerca di soluzioni, rompere anche con l’ordinaria “normalità” che ci ha portato al punto in cui siamo.
In particolare la riflessione dovrebbe concentrarsi su tre sfide oggi pressanti – il raggiungimento della giustizia sociale, l’emergenza climatica e l’attuale modello economico – e dovrebbe affrontarle sia dal punto di vista dell’etica della cura, che della disuguaglianza, che del genere. L’Agenda ONU 2030 colloca il lavoro dignitoso per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici e il mandato dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) in materia di giustizia sociale al centro delle politiche per lo sviluppo e per una crescita sostenibile e inclusiva.
Di fatto, il lavoro di cura è una parte essenziale dell’esperienza di essere umano, è “cruciale” per le nostre società e per l’economia, rendendo possibili tutte le altre forme di lavoro, e sono le donne, nella stragrande maggioranza, a fornirlo. Secondo l’attivista americana Ai-Jen Poo, “il lavoro di cura è uno di quelli più profondamente trasformativi della nostra vita, eppure è spesso un lavoro invisibile e sottovalutato”. In questo ambito, la ricerca sviluppata dalle donne, nelle scienze della vita e della terra è un altro modo di prendersi cura.
Due relatrici del Coordinamento Napoletano Donne della Scienza si avvicendano ogni 30 minuti in incontri e scambi de visu, nello spirito conviviale di un Café Scientifique della durata di due ore, per dibattere sulla domanda: “Fare la storia della cura è anche fare una storia delle donne.”

Modereranno i diversi interventi:

  • Marina Melone e Rossana Valenti in:

Curare, farsi e prendersi cura: mito e quotidiano di un’arte femminile

  • Chiara Cirillo e Stefania De Pascale in:

Agricoltura, cura: sostantivi femminili

  • Emma Buondonno e Carla Langella in:

La cura della città per la città della cura

  • Angela Gargano e Maria Rosaria Masullo in:

Fisica e Cura: un binomio possibile?

ATTENZIONE: Questa attività non è prenotabile singolarmente ma fa parte di un pacchetto.
Per maggiori informazioni e per prenotare contattare il Contact Centre di Città della Scienza al numero 081.7352.222.

25/11/@9:00
09:00 — 14:00 (5h)

· Pacchetto 24, • Transizione Culturale

Famiglie, Scuola Secondaria di Secondo Grado, Specialisti

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