A cura della Fondazione Idis-Città della Scienza, del Centro Nazionale delle Ricerche, Istituto di Bioscienze e BioRisorse – IBBR, Dipartimento di Scienze Bio Agroalimentari – DiSBA, Istituto di Scienze dell’Alimentazione – ISA, dell’ Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale e dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologia, dell’ IPSEOA G. Rossini, l’IISS Nitti, l’IS Caselli-De Sanctis, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il Comune di Bacoli, Le Nuvole Società Cooperativa, la Knowledge for Business, l’Associazione Campi Flegrei a Tavola, l’Associazione Contro le Camorre
Extreme tour, Dai Greci, ai fasti del Grand Tour alla ricerca della vita su Marte, una mostra che ricerca un modello innovativo di progettazione, produzione e fruizione di una esposizione scientifica che implementa strumenti digitali come stampa 3D, realtà aumentata, videomapping con approcci analogici in un’ottica di coinvolgimento dei visitatori e potenziamento della narrazione.
La mostra è stata concepita come un’installazione accompagnata da un percorso espositivo immersivo tra arte e scienza che conduce alla scoperta degli estremofili, microrganismi che sopravvivono e proliferano in condizioni ambientali proibitive per gli esseri umani, ad esempio in ambienti che presentano valori estremamente alti o bassi di temperatura, pressione, pH o salinità, sconosciuti per lo più al grande pubblico.
Ecco che il “Grand” Tour di settecentesca memoria si trasforma in “Extreme” Tour: a partire dalle ricerche sugli estremofili nei Campi Flegrei condotte dal CNR e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’installazione racconta, attraverso gli strumenti più evoluti del design, le affascinati caratteristiche di questi organismi, i luoghi in cui vivono e la ricchezza di territori, in una narrazione che coniuga storia, design, arte e mito con ricerca scientifica e tecnologia.
La mostra, che ha l’obiettivo di creare una narrazione dedicata ai territori in cui gli estremofili vivono, come i Campi Flegrei, grazie ad un tema affascinante in grado di far dialogare conoscenze diverse e offrire una nuova chiave di lettura del territorio.