(cod. R346)
A cura dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF e della Fondazione Idis-Città della Scienza
Con:
Caterina Boccato, Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF
Mauro Gargano, Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF
Francesca Aloisio, Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF
Fabrizio Capaccioni, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale – INAF di Roma
Eleonora Ammannito, Agenzia Spaziale Italiania – ASI
Un racconto carico di emozioni e di scienza, per conoscere Angioletta Coradini, direttamente dalle voci di chi ha avuto il previlegio di averla come collega o “maestra”. Dieci anni fa, il 5 settembre 2011, ci lasciava a soli 65 anni Angioletta Coradini, una fra le protagoniste delle scienze planetarie in Italia e nel mondo; responsabile scientifica di alcuni fra gli strumenti più importanti a bordo di missioni spaziali come Cassini, Rosetta, Dawn e Juno. Angioletta Coradini ha contribuito a realizzare sofisticati strumenti installati a bordo delle più importanti sonde spaziali degli ultimi trent’anni, come il VIR (Visual and Infrared Spectrometer), strumento sperimentato dall’Istituto nazionale di Astrofisica e installato sulla sonda Dawn per analizzare la composizione del terreno di Vesta e Cerere. Grazie a questa incredibile scoperta, sappiamo che Vesta è un asteroide, grande circa la metà di Cerere, ed ha una superficie ampiamente scolpita con crateri.
Ma l’attività avrà anche un laboratorio online, rivolto agli studenti delle scuole Secondarie di primo e secondo grado, per costruire lo “Spettroscopio fai da te”. Lo spettroscopio è uno strumento fondamentale in astronomia perché permette di studiare la composizione chimica e lo stato fisico dei corpi celesti che osserviamo. Costruendone uno molto semplice, è possibile scomporre la luce in un arcobaleno di colori e identificare le righe di emissione, dovute ad alcuni elementi delle sorgenti luminose.
• Transizione Culturale
Scuola Secondaria di Primo Grado, Scuola Secondaria di Secondo Grado